Centro Socio Educativo “La Stazione” – approfondimento
LA MISSION
La mission del Centro Socio-Educativo “La Stazione” è di:
Offrire ai minori inseriti dei percorsi di crescita che favoriscano lo sviluppo e la valorizzazione delle abilità personali e sociali in un ambiente educativo sereno e protetto.
Favorire la socializzazione, la conoscenza e la comunicazione tra bambini di diversa provenienza e con gli adulti di riferimento.
Educare alla multiculturalità attraverso la promozione delle diversità etniche e culturali.
Favorire l’integrazione di bambini in situazione di disagio psichico e comportamentale.
Favorire, attraverso un adeguato sostegno, un accrescimento delle competenze scolastiche del bambino.
Attraverso un’osservazione partecipata, acquisire alcune utili informazioni su come il bambino interagisce con il gruppo dei pari e gli adulti di riferimento.
Sostenere la famiglia nell’azione educativa permettendole di conoscere e sperimentare nuove modalità relazionali con il proprio bambino. Ciò può contribuire a valorizzare le risorse potenziali del nucleo familiare.
MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO
Rapporti di convenzione:
Da settembre 2015 l’Azienda ULSS 4 Alto Vicentino attiva la convenzione per la copertura della quota sanitaria (60% della retta giornaliera di frequenza) per l’inserimento di 12 minori. I comuni di residenza dei minori coprono il restante 40% (quota sociale) della retta giornaliera di frequenza.
Di seguito presentiamo le modalità di funzionamento del centro sia relativamente alla metodologia nei rapporti che intercorrono con i servizi pubblici di riferimento, che alla quotidianità operativa del servizio.
La segnalazione:
La richiesta di inserimento presso il centro socio educativo La Stazione deve pervenire dai servizi competenti dell’ULSS 4 che hanno in carico il minore. Se tale richiesta proviene da altri ambiti viene chiesto al servizio competente di provvedere alla presa in carico della situazione e di valutare la congruità della segnalazione. Si richiede l’assenso all’inserimento da parte dell’amministrazione comunale di residenza del minore.
La modalità di inserimento si sostanza in quattro momenti:
A) Presentazione: I minori frequentanti il centro socio educativo sono segnalati dal servizio sociale di riferimento. Attraverso gli incontri iniziali con i servizi invianti sarà nostra attenzione raccogliere informazioni ed elementi necessari (anche con l’ausilio di una scheda di segnalazione da noi predisposta) al fine di individuare in modo chiaro gli obiettivi prioritari dell’intervento. Ciò permetterà successivamente di definire per ogni minore accolto un progetto educativo individualizzato (PEI).
B) Osservazione: Dopo l’iniziale accoglienza del minore, l’equipe educativa attiverà un percorso di osservazione al fine di valutare la richiesta di inserimento e la necessità di rinnovare o modificare gli obiettivi iniziali. A conclusione di tale periodo si stabiliranno, in accordo con i Servizi Sociali di riferimento i tempi e le modalità dell’intervento.
C) Elaborazione del PEI: Per progetto educativo individualizzato (PEI) intendiamo uno strumento concreto, immediatamente utilizzabile nella pratica quotidiana, che aiuti l’equipe educativa e la famiglia a comprendere gli obiettivi e le azioni, ad essi collegate, pensati per ogni singolo minore. La permanenza al centro educativo da parte del minore è intesa come un percorso di crescita individuale nel quale il bambino può esprimere le proprie potenzialità, le difficoltà e i limiti legati alla sua evoluzione. L’utilizzo dello strumento permette dapprima all’equipe educativa di monitorare, nelle differenti aree vitali, i punti di forza e le carenze individuali e successivamente di evidenziare le azioni educative che possono creare cambiamento. Il PEI viene pensato e costruito attraverso incontri d’equipe e momenti strutturati con i genitori del bambino, che svolgono un ruolo importante nel riportare le loro osservazioni rispetto al proprio figlio e collaborano alla stesura del progetto educativo.
D) Verifica: Gli obiettivi del pei, vengono dapprima condivisi ed eventualmente modificati all’interno di momenti di verifica previsti con il servizio sociale di riferimento. La cadenza di tali incontri è solitamente trimestrale.
Inoltre:
Si mantengono costanti contatti con i servizi sociali referenti, attraverso incontri con cadenza solitamente trimestrale, con l’obiettivo di approfondire attraverso lo scambio reciproco di informazioni, le linee guida di intervento educativo rivolto ai minori;
si prevedono periodici incontri di verifica e confronto con le insegnanti dei bambini che frequentano il Centro;
si attivano percorsi di sostegno alla genitorialità per le famiglie dei minori inseriti, attraverso incontri periodici di confronto sugli stili educativi e di valorizzazione delle risorse familiari. Durante questi incontri si trasmettono modalità educative concrete utili nella quotidianità nel rapporto con i figli.
ATTIVITA’
Le attività quotidiane del Centro socio educativo sono così strutturate:
Trasporto dall’abitazione alla sede del servizio
momento iniziale di accoglienza/gioco ibero
attività di sostegno nell’esecuzione dei compiti scolastici
spazio merenda e laboratorio cucina
laboratori creativi, attività di gioco libero o strutturato all’interno o all’esterno del Centro
sperimentazione di attività di conoscenza di sé, degli altri e del territorio.
La Struttura
Lo stabile che ospita le attività del Centro Diurno è sito a Marano Vicentino in Piazza Silva n° 50 ed è di proprietà dell’Amministrazione Comunale.
Lo stabile consta di tre piani:
Al piano terra si trova una saletta di entrata/accoglienza e un salone per i giochi. Allo stesso piano è presente un servizio igienico.
Al piano primo si trovano la cucina/refettorio la sala da pranzo e una stanza adibita a gioco/studio/lettura/film.
Al secondo piano si trovano due ampie stanze e un servizio igienico dotato di doccia.
La struttura è collocata nel centro cittadino di Marano Vicentino a due passi da biblioteca, centro giovanile, parchi giochi e trasporti.
PERSONALE IMPIEGATO E FORMAZIONE
Il personale impiegato è composto da:
3 Educatori professionali con laurea in Scienze dell’Educazione e con esperienza nell’ambito del sostegno socio-educativo a minori in difficoltà.
1 assistente sociale con funzioni di coordinamento e di raccordo con i Servizi Sociali invianti.
Convenzioni con le Università di Padova e Verona per l’inserimento di tirocini formativi. Inoltre, ci avvaliamo della collaborazione di giovani volontari appartenenti al gruppo AGESCI di Marano Vicentino. La loro funzione all’interno della struttura è di supporto ai compiti educativi dell’equipe.
Formazione dell’Equipe educativa:
riunione settimanale di coordinamento dell’equipe educativa;
supervisione dell’Equipe educativa con cadenza mensile tenuta da una psicologa-psicoterapeuta;
partecipazione a convegni, seminari, percorsi di formazione continua.
PROGETTO “UN TESORO A QUATTRO ZAMPE”
COS’E’?
A partire da ottobre 2014 e fino al mese di maggio 2015 presso la sede del centro socio educativo “La Stazione”, in collaborazione con l’Associazione Aurea di Schio, si è svolta un’attività educativa e di socializzazione, che ha coinvolto 6 minori frequentanti il Centro, suddivisi in due piccoli gruppi, un pomeriggio alla settimana per un totale di 24 incontri. Tale attività con l’ausilio di cani è stata resa possibile da un importante finanziamento che l’Associazione ha ottenuto da alcuni imprenditori del territorio. L’attività è stata supportata da un progetto educativo individuale per ogni singolo bambino coinvolto e da momenti di confronto-condivisione del percorso in équipe educativa.
FIGURE COINVOLTE NEL PROGETTO
6 minori frequentanti il Centro;
2 cani scelti e monitorati dal Medico Veterinario;
due coadiutori dell’animale;
un referente del progetto;
un educatore del Centro Educativo.
ESITI DEL PROGETTO
Per i minori è stata un’esperienza nuova e arricchente, che ha permesso, innanzitutto a loro, ma anche agli educatori coinvolti nell’attività, di scoprire e sperimentare nuove modalità educative coerenti con gli obiettivi individualizzati previsti per ciascun minore. E’ stato compito dell’equipe educativa condividere con i servizi di riferimento e con le famiglie dei bambini il percorso educativo intrapreso e i risultati\ benefici riportati dai minori coinvolti.
Di seguito indichiamo alcuni obiettivi che sono stati raggiunti:
Momento speciale per ogni bambino: in questa attività ogni minore ha avuto la possibilità di uno spazio di ascolto e attenzione individuale, che ha permesso di costruire dei percorsi diversificati.
Ad ognuno il proprio tempo: assieme ai bambini abbiamo scoperto l’importanza del “tempo” inteso come tempo necessario per fidarsi/affidarsi, il rispetto dei turni dell’attività e il rispetto dei tempi del cane.
Il prendersi cura: i minori hanno potuto sperimentare il “prendersi cura” di un animale e ha permesso loro di avvicinarsi ad aspetti importanti quali l’empatia e la responsabilità.
L’unione fa la forza: in questa attività i bambini sono stati invitati a collaborare, hanno sperimentato il “fare insieme agli altri”, imparando che il gruppo può essere una risorsa, dove ciascuno può mettere a disposizione le proprie capacità per il raggiungimento degli obiettivi.
Affrontare le paure: grazie ad un lavoro graduale e individualizzato, i bambini, in misura diversa, hanno affrontato alcune loro paure legate alla presenza del cane, imparando ad interagire con esso ed a sostenere una vicinanza fisica ed emotiva. Il lavoro con i cani è diventato quindi uno strumento per affrontare anche altre paure personali dei minori.
Creare dei legami: superato il momento iniziale di conoscenza reciproca, questa esperienza ha permesso ai minori di instaurare e mantenere un legame affettivo significativo con il cane e gli operatori coinvolti nell’attività.