Servizio di inserimento e formazione lavorativa

Primavera Nuova: uno sguardo al servizio di inserimento e formazione lavorativa

Primavera Nuova propone percorsi di inserimento lavorativo e formazione finalizzati ad un possibile accesso lavorativo al mercato del lavoro esterno; le persone alle quali sono rivolti questi progetti di inserimento lavorativo sono persone con differenti tipologie di svantaggio (disagio psichiatrico, dipendenza da sostanze, disabilità, minori con difficoltà familiari, detenuti in misura alternativa al carcere, disagio sociale).
Alcuni dati sull’inserimento lavorativo in cooperativa
Dal 1984 ad oggi la cooperativa ha inserito nei settori produttivi (prevalentemente nel settore di manutenzione del verde) oltre 150 persone e, per la maggior parte di esse, ha offerto una possibilità di recupero delle potenzialità lavorative permettendo quindi successivamente un reale accesso al mercato del lavoro.
Attraverso l’esperienza lavorativa ci si propone di:
Creare uno spazio protetto di sperimentazione di ritmi e regole propri del contesto lavorativo.
Promuovere un recupero delle capacità lavorative residue e l’acquisizione di una professionalità spendibile nel normale mercato del lavoro.
Favorire un superamento delle difficoltà comportamentali e relazionali che consenta alla persona un reale ed autonomo accesso al mercato del lavoro.

 

Il percorso di inserimento lavorativo

 

IL PERCORSO

Modalità di inserimento lavorativo in cooperativa

 

  1. Segnalazione della persona svantaggiata alla cooperativa:
    Il servizio sociale pubblico referente (Sert, Csm, Servizio Sociale del comune di residenza, NPI, servizio tutela minori…) segnala la persona svantaggiata, per la quale si prevede un percorso di inserimento lavorativo in cooperativa sociale, al Silas dell’Ulss 4 Alto Vicentino.Dal 1997 il Silas ha stipulato un accordo di convenzione con il Consorzio Prisma di Vicenza per la gestione di percorsi di formazione lavorativa nelle cooperative di tipo B aderenti al consorzio (in Ulss 4 le cooperative B del consorzio sono 8). Gli operatori del Silas, previa valutazione del percorso di inserimento lavorativo, segnalano la situazione al tutor consortile del Consorzio Prisma. Il tutor consortile assieme ai tutor aziendali delle singole cooperative del territorio individuano la cooperativa più adatta (mansioni, stile di intervento, tipologia di utenza…) dove la persona può essere inserita.
  2. Progetto di inserimento lavorativo:
    Individuata la cooperativa più idonea ai bisogni della persona svantaggiata, si concorda tra i diversi soggetti coinvolti (persona in inserimento lavorativo, tutor consortile, tutor aziendale, servizio referente….) un piano di inserimento lavorativo (modalità di attivazione, orario, mansioni lavorative).
  3. Coordinamento/Collaborazione con progetti di inserimento lavorativo dell’Ulss 4 Alto Vicentino:
    Durante tutto il percorso di inserimento lavorativo il tutor aziendale della cooperativa collabora efficacemente con i servizi di riferimento del soggetto inserito, con il Silas e, attraverso la figura del tutor consortile, con l’Agenzia di Inserimento Lavorativo del Consorzio Prisma. Con frequenza bimestrale il tutor aziendale incontra gli operatori referenti dell’Ente Inviante per un confronto sull’andamento del progetto lavorativo e il collegamento con il progetto complessivo di cui è responsabile e garante il servizio. Di questi incontri vengono tenuti, a cura del tutor aziendale, verbali dettagliati all’interno della cartella nominativa.
  4. Gli strumenti dell’inserimento lavorativo:
    Il percorso iniziale di inserimento lavorativo prevede l’avvio di un tirocinio formativo (tempo medio 6/9 mesi) durante il quale la persona inserita può misurarsi con il contesto lavorativo e la cooperativa, al tempo stesso, valuta la capacità del soggetto di essere lavoratore sia da un punto di vista produttivo/professionale (competenze tecniche rispetto ai compiti e alle mansioni affidate, produttività …) che rispetto al ruolo di lavoratore(rispetto delle regole,capacità di stare nelle relazioni di lavoro …).
    Lo strumento del tirocinio non determina l’instaurarsi di un rapporto di lavoro dipendente; la persona percepisce un compenso di rimborso spese definito borsa lavoro.Se gli operatori del settore, in accordo con il tutor aziendale, ritengono che la persona, dopo il periodo di tirocinio concordato, abbia raggiunto gli obiettivi previsti si procede con una assunzione a tempo determinato (max 3 anni con rinnovi) ex art. 2 CCNL coop. sociali (salario d’ingresso sul 1° livello retributivo del contratto).Il rispetto del contratto viene valutato, attraverso l’analisi di una scheda conoscitiva predisposta dalla cooperativa, da parte della commissione paritetica provinciale composta da rappresentanti sindacali e delle associazioni delle cooperative sociali.
  5. Competenze professionali del personale di sostegno:
    Il tutor aziendale della cooperativa, in possesso di laurea in servizio sociale con regolare iscrizione all’albo dell’ordine degli assistenti sociali della regione veneto, coordina, per conto della cooperativa, i progetti di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate essendo riferimento operativo e professionale con i servizi pubblici di riferimento, i familiari e i diversi soggetti coinvolti nel progetto di formazione lavorativa.Il gruppo operatori dei settori produttivi della cooperativa (manutenzione del verde, raccolta indumenti usati, servizi cimiteriali) partecipa, con cadenza mensile, a momenti di formazione in ambito educativo coordinati dal tutor aziendale. Alcuni operatori dei settori produttivi sono in possesso, oltre che di adeguata formazione professionale in ambito lavorativo, anche di corsi di formazione quali operatori di assistenza e educatore professionale rilasciati, previa frequenza a percorsi di formazione, dalla Regione Veneto.
  6. Valutazione Finale:
    La valutazione finale che, in linea di massima, viene stabilita a conclusione di un periodo di 2 anni di percorso formativo é condivisa da tutti i referenti del progetto sia interni alla cooperativa che esterni ad essa. Se la valutazione finale prevede per il soggetto un’uscita dalla cooperativa per un accesso nel mercato del lavoro, sarà compito di altre realtà istituzionali (innanzitutto il Silas) rendere possibile questo passaggio.

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Da 30 anni valorizziamo il territorio con senso civico e giustizia sociale in percorsi di accoglienza, progettando con creatività spazi verdi e servizi alle persone.
Nei nostri servizi offriamo:


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